Tra gli elementi fondamentali richiesti a chi si appresta a conseguire la patente di guida, ma anche a coloro che abbiano già diversi anni di esperienza alla conduzione di un veicolo, vi è la conoscenza e soprattutto il rispetto delle norme del codice della strada. Una normativa importante che permette, tra l'altro, a tutti i viaggiatori impegnati sui tanti e diversi percorsi viari italiani di muoversi avendo cura ed attenzione per sé e per gli altri, in tutta sicurezza.
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- Scopriamo l'Articolo 119 del codice della strada
- Tutto quello che c’è da sapere sulla patente
- Bibliografia
- FAQ sull'Articolo 119 del Codice della Strada
Tra le più importanti norme racchiuse all'interno di questo documento, senz'altro vi è l'articolo 119, che riguarda in particolare i requisiti fisici e psichici che un individuo deve possedere per poter ottenere la patente di guida. Andiamo a conoscere meglio ed approfonditamente quindi l'articolo 119 del Codice della Strada e quali siano gli aspetti normativi più significativi in esso contenuti, concentrandoci anche sui singoli commi.
Scopriamo l'Articolo 119 del codice della strada
Al primo comma, si definisce quali siano i soggetti che non possono ottenere la patente di guida o comunque non sono autorizzati ad esercitarsi alla stessa. All'interno di questo gruppo vi rientrano quegli individui affetti da malattia fisica o psichica, deficienza organica o una minorazione di tipo psichico, anatomico o funzionale tali da non permettere la conduzione di un veicolo a motore in piena sicurezza.
Al comma successivo si precisa invece chi deve effettuare tale accertamento dei requisiti. In generale, esso è demandato all'ufficio competente in ambito medico-legale dell'azienda sanitaria locale territoriale. Tuttavia, può essere comunque effettuato anche da altre tipologie di esperti. In particolare, un medico che abbia responsabilità dei servizi di base del distretto sanitario, un ispettore medico delle Ferrovie dello Stato o del ministero del Lavoro e Politiche Sociali oppure uno militare in servizio permanente o della polizia o dei vigili del fuoco.
Nel comma 2-bis, si specifica che la verifica dei requisiti per quei soggetti affetti da diabete deve essere effettuata da personale medico con specializzazione in diabetologia. Nel 2-Ter, invece, si sottolinea che un soggetto, ai fini del rilascio o del rinnovo della patente, deve presentare un'apposita certificazione comprovante il non uso di sostanze stupefacenti o psicotrope e il non abuso di bevande alcoliche. Tale attestazione, come specificato nel 3° comma, non deve essere anteriore a 3 mesi rispetto alla richiesta di esame di guida.
Al quarto comma si evidenzia come, per particolari soggetti, la verifica dei requisiti è svolta da commissioni mediche locali apposite. Tra questi soggetti ritroviamo anche mutilati e minorati fisici; individui di età superiore ai 65 anni aventi titolo di guidare particolari mezzi pesanti; persone per cui vi siano dubbi da parte del medico circa l'idoneità alla guida; individui affetti da diabete per il conseguimento o la conferma di particolari patenti.
Al comma successivo si specifica poi che tali commissioni dovranno comunicare agli uffici della Motorizzazione Civile l'eventuale giudizio di inidoneità temporanea o definitiva alla guida, che a loro volta adotteranno un provvedimento sospensivo o di revoca della patente. Il soggetto colpito da tale giudizio negativo potrà presentare eventualmente una nuova certificazione medica attestante una diversa valutazione.
Cosa afferma la parte restante dell'articolo 19
I commi 6 e 7 indicano, rispettivamente, che i provvedimenti di sospensione o revoca della patente di guida emessi dal dipartimento per i trasporti terrestri sono atti definitivi e che, per l'esame di eventuali ricorsi relativi a questi ultimi, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti può avvalersi anche di medici adibiti ai servizi territoriali della riabilitazione.
Al comma otto si sottolinea che al regolamento di esecuzione si demanda sia per la definizione dei requisiti fisici e psichici utili per il conseguimento o il rinnovo della patente; sia per le modalità di rilascio e delle certificazioni o modelli medici idonei e sia per la composizione e funzionamento delle commissioni mediche locali suindicate.
Per quanto riguarda i restanti commi 9 e 10, si evidenzia come, in fase di valutazione dei requisiti, i medici preposti possono anche richiedere una verifica di tipo psico-diagnostico ed esiste un comitato tecnico che fornisce consulenza alle stesse commissioni mediche, circa i progressi scientifici inerenti la guida da parte di minorati fisici e mutilati.
Tutto quello che c’è da sapere sulla patente
Ovviamente per potersi mettere alla guida è necessario conseguire la patente di guida. Una volta ottenuta, la stessa va rinnovata ogni dieci anni (cinque nel caso in cui si siano superati i 50 anni di età e tre nel caso in cui si siano superati i 70 anni di età). Ma come si ottiene la patente? Chi la può conseguire?
L’articolo 119 del codice della strada di dice che ‘’non può ottenere la patente di guida o l’autorizzazione ad esercitarsi alla guida (…) chi sia affetto da malattia fisica o psichica, deficienza organica o minorazione psichica, anatomica o funzionale tale da impedire di condurre con sicurezza veicoli a motore” ergo tutti i soggetti che non rientrano in queste categorie possono tranquillamente richiedere l’iscrizione ai corsi di guida per il conseguimento della patente.
Ottenuta la stessa, e come detto precedentemente, bisogna assicurarsi di rinnovarla ogni dieci anni. Al fine di poter conseguire il rinnovo è necessario portare al momento della visita medica anche le ricevute che attestino i versamenti necessari (uno da 10€ e uno da 16€). Altresì è necessario portare con sé anche una fototessera recente da apporre sulla patente al fine del riconoscimento somatico.
- Effettuata comunque la visita medica sono cinque le possibili conseguenze:
- Rinnovo della patente in caso di esami positivi;
- Rinnovo della patente per un dato periodo di tempo;
- Sospensione a tempo indeterminato;
- Declassamento della patente;
- Revoca della patente.
Ma nonostante tutti gli articoli del codice della strada e tutti gli step necessari al fine di conseguire la patente di guida perché c’è tanta maleducazione al volante? Perché quotidianamente ascoltando un telegiornale ascoltiamo e sentiamo parlare di tragedie sulle strade italiane?
Il discorso è senza ombra di dubbio più ampio, più lauto. Di base i problemi nascono dalla mancanza di disciplina degli automobilisti che, oltre a non rispettare neppure le basilari norme del codice della strada, si mettono alla guida in condizioni pietose, magari dopo aver bevuto o addirittura aver fatto uso di sostanze stupefacenti.
Un piccolo ritocco o una piccola modifica delle sanzioni non sarebbero sbagliati, magari inasprendo le sanzioni stesse. Perché si perde tempo quando tirando la cintura si potrebbero ottenere maggiori risultati?
La Psicologia alla Guida
Oltre agli aspetti emotivi, anche il contesto e le abitudini giocano un ruolo decisivo nella sicurezza alla guida. Ad esempio, chi ha una routine di guida stabile tende a sviluppare una confidenza maggiore, ma questo può portare a sottovalutare i pericoli o a lasciarsi andare a distrazioni. Per contrastare tali rischi, gli esperti consigliano di variare percorsi e di mantenere sempre un atteggiamento vigile, evitando l'uso eccessivo del cellulare e altre distrazioni.
La psicologia del traffico considera inoltre l'interazione tra i conducenti e l'ambiente circostante. La segnaletica, la visibilità, e il livello di traffico sono fattori esterni che influenzano il comportamento al volante. A tal proposito, interventi come una segnaletica più chiara, la gestione ottimale delle zone urbane e la promozione di percorsi ciclabili o pedonali contribuiscono a creare un ambiente di guida più sicuro.
Non ultimo, l'efficacia dei corsi di guida sicura si basa anche su simulazioni di situazioni critiche che i conducenti possono trovarsi ad affrontare. Questi training includono esercitazioni in condizioni di scarsa visibilità, frenate di emergenza e manovre evasive, tutte pensate per sviluppare i riflessi e il controllo del veicolo anche nelle circostanze più complesse.
In definitiva, la psicologia alla guida non si limita a studiare il comportamento dei singoli automobilisti, ma adotta un approccio integrato, che considera anche l’influenza delle infrastrutture e delle norme stradali. Una combinazione di educazione emotiva, rispetto delle norme e allenamento pratico consente di ridurre notevolmente i rischi sulla strada, creando uno spazio condiviso più sicuro per tutti gli utenti.
Educazione e Formazione Continua
L'educazione stradale non termina con il conseguimento della patente di guida. Una formazione continua è essenziale per aggiornarsi sulle nuove normative, migliorare le proprie competenze di guida e ridurre il rischio di incidenti. I corsi di aggiornamento periodici e i programmi di formazione avanzata offrono agli automobilisti la possibilità di apprendere tecniche di guida difensiva, gestire situazioni di emergenza e aumentare la consapevolezza dei rischi legati alle condizioni meteorologiche avverse.
Questi programmi enfatizzano l'importanza di una guida responsabile e informata, fornendo strumenti pratici per affrontare le sfide quotidiane della strada. Attraverso simulazioni e lezioni teoriche, gli automobilisti possono acquisire maggiore sicurezza al volante e imparare a prevenire situazioni pericolose.
Tecnologie e Sicurezza Stradale
Le nuove tecnologie rappresentano un importante alleato per la sicurezza stradale. Sistemi di assistenza alla guida come il controllo della stabilità, il riconoscimento dei segnali stradali e i sistemi di frenata automatica d'emergenza possono fare la differenza in situazioni critiche. Queste tecnologie aiutano a prevenire incidenti, supportando il conducente nel mantenimento della traiettoria di guida, nel rispetto dei limiti di velocità e nell'evitare collisioni.
Tuttavia, è fondamentale ricordare che queste tecnologie non sostituiscono la responsabilità e l'attenzione del conducente. L'uso consapevole degli aiuti alla guida, integrato con una solida formazione e una guida attenta, è la chiave per una maggiore sicurezza stradale.
L'Impatto Sociale degli Incidenti Stradali
Gli incidenti stradali hanno un impatto profondo non solo sulle vittime e le loro famiglie, ma sull'intera società. Le tragiche perdite umane sono accompagnate da significative conseguenze economiche, tra cui i costi per il sistema sanitario dovuti alle cure mediche e alla riabilitazione, la perdita di produttività lavorativa e gli effetti psicologici e sociali sulle famiglie colpite.
La prevenzione degli incidenti stradali e la promozione di una cultura della sicurezza sono pertanto obiettivi fondamentali per ridurre questo impatto. Campagne di sensibilizzazione, educazione stradale continua e l'adozione di politiche pubbliche mirate possono contribuire a creare un ambiente stradale più sicuro, minimizzando le perdite umane e economiche associate agli incidenti stradali.
Concludendo, la sicurezza stradale è una responsabilità condivisa che richiede l'impegno di tutti: automobilisti, pedoni, ciclisti e autorità. Solo attraverso un approccio integrato che combina educazione, tecnologia e politiche efficaci è possibile costruire strade più sicure per il futuro.
Bibliografia
Borsari, Mario. La disciplina della circolazione stradale. Giuffrè Editore, 2019.
Approfondisce l’evoluzione delle normative italiane sulla circolazione stradale, con una particolare attenzione agli aspetti psicologici e sanitari dell'idoneità alla guida, tema centrale nell'articolo 119 del Codice della Strada.De Luca, Carlo. Il Codice della Strada e il Sistema Sanzionatorio. UTET Giuridica, 2021.
Un’analisi delle normative contenute nel Codice della Strada con specifici riferimenti alla regolamentazione dell’idoneità psico-fisica alla guida e ai protocolli di verifica, come previsti dall'articolo 119.Ferrari, Laura. Psicologia e sicurezza stradale: il profilo dell’automobilista. FrancoAngeli, 2020.
Esamina il ruolo della valutazione psicologica nella sicurezza stradale e i criteri per l’idoneità psico-fisica alla guida, con un’attenzione particolare ai criteri indicati nell'articolo 119.Marino, Alessandro. Manuale di diritto della circolazione stradale. Wolters Kluwer, 2018.
Un manuale completo sulla normativa italiana sulla circolazione stradale, che dedica una sezione all'articolo 119 e ai requisiti di idoneità alla guida, inclusi gli esami di accertamento richiesti.Rossi, Federico. Sicurezza Stradale e Prevenzione degli Incidenti. Edizioni Simone, 2017.
Analizza le normative di sicurezza stradale italiane, con un focus sugli accertamenti sanitari previsti per garantire la sicurezza alla guida, strettamente correlati all'articolo 119 del Codice della Strada.
FAQ sull'Articolo 119 del Codice della Strada
1. Quali sono i principali requisiti psico-fisici per ottenere la patente di guida secondo l’articolo 119 del Codice della Strada?
L’articolo 119 del Codice della Strada stabilisce che per ottenere la patente di guida, il conducente deve possedere specifici requisiti psico-fisici. Questi requisiti riguardano, in primo luogo, l’integrità fisica e mentale della persona: capacità visiva e uditiva, coordinazione motoria, assenza di patologie neurologiche o cardiache gravi. Sono previste verifiche mediche approfondite in caso di condizioni di salute complesse. In particolare, i candidati affetti da patologie che possano influenzare la guida sicura (ad esempio, diabete, epilessia, o gravi disturbi della vista) devono sottoporsi a esami specialistici per dimostrare la propria idoneità. Le normative possono prevedere patenti speciali o limitazioni per alcuni profili di conducenti.
2. Quali sono gli esami di idoneità psico-fisica previsti dall’articolo 119?
L'articolo 119 prevede una serie di controlli medici per valutare l'idoneità psico-fisica del conducente. Questi esami sono suddivisi in una valutazione visiva, audiometrica, e neurologica di base, con test supplementari in caso di sospette problematiche che potrebbero compromettere la sicurezza. I conducenti di veicoli professionali, come mezzi pubblici o pesanti, devono sottoporsi a controlli più rigorosi e frequenti, comprendenti valutazioni cardiologiche e neurologiche specializzate, a causa dell’alto rischio connesso alla loro attività. Anche l’età influisce sulla frequenza delle visite: i conducenti anziani sono tenuti a sottoporsi a verifiche più ravvicinate nel tempo.
3. In quali casi l’articolo 119 prevede una sospensione o revoca della patente?
L’articolo 119 prevede la sospensione o la revoca della patente quando il conducente non soddisfa più i requisiti psico-fisici necessari. La sospensione avviene temporaneamente in caso di patologie acute o recuperabili (ad esempio, un problema visivo che può migliorare), mentre la revoca è permanente per condizioni irrecuperabili che compromettono gravemente la sicurezza alla guida (come gravi disabilità motorie o degenerative). Inoltre, anche il mancato rispetto delle prescrizioni indicate dal medico (come l’obbligo di indossare occhiali) può portare a una sospensione o revoca della patente.
4. Come vengono effettuati i controlli medici per l’idoneità psico-fisica alla guida?
I controlli medici sono eseguiti da un medico autorizzato e si concentrano sugli aspetti che possono influenzare la guida sicura. Vengono valutate vista, udito, e riflessi; nei casi in cui siano presenti patologie o disabilità, si ricorre a esami specialistici (come test neurologici o esami cardiologici). I conducenti professionisti e quelli anziani sono soggetti a controlli più frequenti e severi. Gli esami sono mirati a garantire che ogni conducente sia in grado di reagire adeguatamente agli stimoli e ai pericoli della strada.
5. Come si differenziano le verifiche di idoneità psico-fisica per i diversi tipi di patente?
L’articolo 119 distingue i requisiti psico-fisici a seconda della tipologia di patente e del veicolo da guidare. Ad esempio, le patenti per i veicoli pesanti o per i mezzi di trasporto pubblico richiedono una valutazione più approfondita e controlli più frequenti rispetto alle patenti standard per autoveicoli e motocicli.