Dal 18 settembre 2023 sono cambiate le regole per l’esame pratico per ottenere la patente delle moto nelle categorie A (moto senza limiti di cilindrata d potenza) e A2 (moto fino a 35 KW – 47 cavalli). Il decreto del 9 giugno 2023 ed entrato in vigore a settembre è stato pensato per ridurre le pratiche amministrative che gravano sulla motorizzazione.

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Prendere la patente per la moto è un passo importante per chi desidera spostarsi in modo più dinamico, affrontando il traffico con maggiore agilità e godendo della libertà che solo le due ruote possono offrire. Tuttavia, il percorso per ottenere la patente non è privo di sfide e richiede una buona dose di preparazione, sia teorica che pratica. Dalla scelta della categoria di patente più adatta alle proprie esigenze, fino ai consigli su come superare l’esame teorico e pratico, questa guida fornirà tutte le informazioni necessarie per affrontare con successo ogni fase del percorso. Che tu sia un giovane che sogna di guidare una moto per la prima volta o un adulto che vuole riscoprire il piacere del motociclismo, ecco tutto ciò che devi sapere per trasformare il tuo desiderio in realtà.  

In questo articolo troverete informazioni utili su come prendere patente moto dai costi alle modalità e novità.

Le nuove regole su come prendere la patente per la moto

Il passaggio da patente A2 a patente A non prevede più l’esame pratico solo a chi ha compiuto 20 anni ed è già titolare di patente A2 da almeno due anni. Invece, per effettuare il passaggio da Patente A! (moto non superiori a 125 CC – 15 cavalli) alla patente A2 senza fare l’esame occorre essere maggiorenni e già titolari di una patente A1 da almeno due anni. Se, infine, si desidera convertire una patente straniera, clicca su questo link per saperne di più.

Anche se non è più necessario sostenere l’esame pratico per prendere la patente della moto, la normativa richiede che ci si rechi presso un’autoscuola per effettuare la formazione obbligatoria, che consiste in un corso di guida della moto di 7 ore. Ogni autoscuola decide le modalità di somministrazione delle lezioni.

Per chi deve conseguire la patente di tipo A, A1 e A2 per la prima volta e senza essere in possesso di altre patenti, le regole sono invariate, per cui continueranno ad esserci i due esami (teoria e pratica – da superare con successo per l’ottenimento del titolo di guida.

Nel prossimo paragrafo, vediamo quali sono le regole standard per conseguire la patente di tipo A, A1 e A2 per le moto.

Come prendere la patente moto per la prima volta: domanda e costi

La patente moto si può conseguire da privatista o frequentando una scuola guida. Se ci si rivolge ad una scuola guida, le pratiche amministrative e la richiesta si effettuano tramite la scuola stessa. Da privatista, invece, le pratiche si svolgono direttamente presso la Motorizzazione. I costi da sostenere per prendere la patente moto sono:

  • 14,62 € sul conto corrente 4028;
  • 24 € sul conto corrente 9001;
  • Visita medica;
  • Modulo di richiesta TT2112. Al modulo occorre allegare:
    • Ricevute dei pagamenti effettuati;
    • Certificato di visita medica in bollo;
    • Due foto formato tessera di cui una autenticata.

Gli esami

Gli esami sono due: una prova teorica e una pratica di guida. La prova scritta consiste nel rispondere a un test di 10 domande a risposta multipla. Sono concessi 4 errori. La prova pratica, invece, dipende dal tipo di patente da conseguire:

  • Patente A1 (16 – 18 anni): la prova pratica si effettua con un a moto fino a un massimo di 125 CC 11 cavalli;
  • Patente A1 (18 – 21 anni): la moto da usare non può essere inferiore a 120 cc e deve raggiungere almeno 100 km/h di velocità;
  • Patente A (oltre 21 anni): la prova si effettua con una moto di potenza pari o superiore a 35 Kw.

Chi sostiene la prova con una moto con cambio automatico, avrà l’abilitazione a guidare solo motocicli con marce automatiche.

La prova pratica si suddivide a sua volta in due tempi: la prova di agilità in area chiusa e la prova su strada. Le prove di agilità consistono in:

  • Slalom tra 5 coni di gomma distanziati tra loro di 4 metri;
  • L’8: l’aspirante centauro dovrà disegnare un 8 – per quanto possibile regolare – passando tra due coni disposti a 8 metri di distanza l’uno dall’altro.
  • Il passaggio in corridoio stretto: delimitato da coni per la lunghezza di 6 metri, il candidato deve percorrere la strettoia a basa velocità.
  • La frenata: si tratta di percorrere 25 metri passando dalla prima alla seconda marcia e frenando entro i limiti indicati dai coni senza superarli.

Autoscuola o Motorizzazione? Quali sono le differenze?

La scelta tra frequentare un’autoscuola o rivolgersi direttamente alla Motorizzazione per prendere la patente della moto dipende da vari fattori, tra cui budget, livello di preparazione, disponibilità di tempo e necessità di supporto. Entrambe le opzioni presentano vantaggi e svantaggi, e capire le differenze può aiutare a fare la scelta più adatta alle proprie esigenze.

Autoscuola: Vantaggi e Svantaggi

Optare per un’autoscuola rappresenta per molti la soluzione più pratica, soprattutto per chi preferisce essere seguito passo dopo passo. L’autoscuola offre un supporto completo, che comprende la preparazione teorica, le lezioni pratiche e l’assistenza nelle procedure burocratiche. Questo rende il processo più semplice e meno stressante, poiché non ci si deve preoccupare di prenotare gli esami o di gestire documenti e scadenze.

Vantaggi dell’autoscuola:

  • Assistenza continua: istruttori qualificati guidano durante la preparazione teorica e pratica.
  • Praticità: l’autoscuola si occupa delle pratiche burocratiche, come la prenotazione dell’esame.
  • Allenamento mirato: le lezioni pratiche si svolgono in spazi dedicati, con percorsi specifici per l’esame.

Svantaggi dell’autoscuola:

  • Costi più elevati: l’iscrizione e le lezioni in autoscuola comportano una spesa maggiore rispetto a rivolgersi alla Motorizzazione.
  • Orari da rispettare: se hai un’agenda fitta, potresti trovare meno flessibilità nell’organizzazione delle lezioni.

Motorizzazione: Vantaggi e Svantaggi

Per chi ha un budget ridotto e si sente sicuro nella propria preparazione, rivolgersi alla Motorizzazione può essere una scelta interessante. In questo caso, ci si occupa personalmente di tutto il percorso, dalla prenotazione degli esami fino alla preparazione teorica e pratica. Tuttavia, è fondamentale essere consapevoli che questa opzione richiede maggiore organizzazione e una buona autonomia nello studio.

Vantaggi della Motorizzazione:

  • Costi ridotti: evitare le spese di un’autoscuola può fare una grande differenza nel budget complessivo.
  • Autonomia nella preparazione: chi ha già esperienza o preferisce studiare da solo potrebbe apprezzare la libertà di organizzarsi senza vincoli di orario.

Svantaggi della Motorizzazione:

  • Maggiore impegno burocratico: dovrai occuparti personalmente di tutte le pratiche amministrative.
  • Meno supporto pratico: se non hai un veicolo adeguato per le prove o un luogo dove esercitarti, potresti trovare difficoltà a prepararti in modo efficace.
  • Rischio di errori nella preparazione: senza il supporto di un istruttore, potresti trascurare alcuni aspetti importanti della prova pratica.

Quale opzione scegliere?

Se desideri un percorso più comodo e guidato, magari perché sei un neofita, l’autoscuola è sicuramente la soluzione più sicura e agevole, pur richiedendo un investimento economico maggiore. La Motorizzazione, invece, è l’ideale per chi è già familiare con la guida e vuole risparmiare, ma implica una buona capacità di autogestione e organizzazione.

FAQ

Come prendere la patente moto avendo già la patente B?

Chi desidera prendere la patente A o A2, essendo già in possesso della patente B (auto), necessita di svolgere solo la prova di guida pratica.

Chi possiede la patente B può guidare la moto?

Le patenti “B” rilasciate fino al 25 Aprile 1988 abilitano anche alla guida di qualsiasi moto, senza limitazioni. Chi ha conseguito la patente “B” dopo il 1988 può guidare solo moto di potenza pari o inferiore a 11 kw e di cilindrata massima 125 cc.

Quanto tempo serve per prendere la patente della moto?

Dal conseguimento del foglio rosa si ha un anno di tempo per prendere la patente. Si hanno tre tentativi a disposizione. Tra un tentativo e l’altro occorre aspettare 30 giorni prima di riprovarci.

Che tipo di patente serve per prendere la moto?

Le moto si guidano con la patente A (senza limiti di cilindrata), A1 o A2 (con limiti di cilindrata). La patente “A” senza limiti non si può conseguire prima dei 24 anni e avendo già una patente di categoria A1 o A2.

Quali sono le differenze tra patente A1 e A2?

La patente A1 serve per guidare moto di cilindrata pari o inferiore a 125 cc e si può conseguire a partire da 16 anni. La patente A2 abilita alla guida di moto fino a 35 kW di potenza e si consegue a partire da 18 anni. La patente A consente di guidare tutti i tipi di moto, ma la si consegue a partire dall’età di 2 anni e in possesso già di una patente A2 da almeno due anni.

Autore: Enrico Mainero

Immagine di Enrico Mainero

Dal 2011 Direttore Responsabile e Amministratore unico di ElaMedia Group SRLS. Mi dedico prevalentemente all'analisi dei siti web e alla loro ottimizzazione SEO, con particolare attenzione allo studio della semantica e al loro posizionamento organico sui motori di ricerca. Sono il principale curatore dei contenuti di questo Blog Redazione di ElaMedia.