Oggi vi mostriamo un approfondimento sul rimborso chilometrico michelin: scopri con noi come farne richiesta. I dipendenti o professionisti che usano la propria automobile per svolgere il loro lavoro, possono utilizzare le Tabelle Aci per il rimborso chilometrico Michelin.
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- Le tabelle ACI sui rimborsi per KM Michelin
- Origine dati
- Come si effettua il calcolo?
- A chi spetta il rimborso chilometrico?
- FAQ
In tal modo, si possono quantificare i costi chilometrici atti ad ottenere i rimborsi per tutte le persone che usufruiscono del proprio veicolo nell'atto dello svolgimento di un'attività lavorativa per conto di un datore di lavoro.
Le tabelle ACI sui rimborsi per KM Michelin
Il sito dell’Aci offre al cliente il servizio sui costi chilometrici per una data trasferta che il dipendente compie per conto di una società.
I costi proporzionali si riferiscono ai chilometri percorsi in un anno; in questa categoria quindi rientreranno costo del carburante, della manutenzione e dei pneumatici.
Per costi non proporzionali invece si intendono tutti i costi fissi, come per esempio la tassa di circolazione, il premio per la RC Auto e la quota interessi. In ultimo viene visualizzata una tabella con i rimborsi euro/Km con le diverse fasce di chilometri percorsi.
Più km saranno percorsi e più il costo €/Km sarà più basso: questo perché il costo per Km si suppone che venga ammortizzato in un tratto di tragitto più lungo.
Come muoversi? Puoi eseguire il calcolo del rimborso chilometrico Michelin anche attraverso il sito di Quattroruote
Per effettuare i calcoli del rimborso chilometrico Michelin basta seguire questi semplici passi:
- Collegarsi al sito
- Selezionare il modello di macchina e indicare il tipo di alimentazione (benzina, gasolio, benzina e gas liquido)
- Inserire il codice di controllo e premere il tasto “Calcola”
Come spiegato nel precedente paragrafo, a questo punto l’utente avrà di fronte tre tabelle del rimborso chilometrico Michelin: costi proporzionali, costi non proporzionali e costi complessivi per le percorrenze annue richieste. Il tutto in pochi minuti.
I parametri da indicare per ottenere un rimborso chilometrico Michelin
Attraverso il calcolo dei costi chilometrici, si ha la possibilità di verificare i valori connessi ai singoli veicoli:
- categoria di veicoli
- elenco marche
- alimentazione
- data di calcolo
Origine dati
Nel calcolo del rimborso chilometrico Michelin che andiamo ad effettuare, gli importi specificati sono comprensivi di IVA: eventualmente è possibile richiedere il calcolo al netto dell'IVA per quanto riguarda gli autofurgoni.
Tutti gli importi relativi ai costi chilometrici delle Tabelle Aci rimborso chilometrico vengono aggiornate mensilmente ed elaborati dalla Direzione Studi e Ricerche – Area Statistica,
I prezzi dei carburanti vengono altresì comunicati dal Ministero dello Sviluppo Economico (per il gasolio, GPL e benzina) e da Metanoauto (per il metano, solo dal 2008). Le Tabelle sono aggiornate ogni settimana.
Il sito dell’ACI (acronimo di Automobile Club d’Italia) offre agli utenti un importante e utilissimo servizio per il calcolo dei rimborsi tramite un proprio servizio online semplice da usare. Questo procedimento serve per tutti quei dipendenti di un’azienda a cui spetta il rimborso chilometrico Michelin per una trasferta di lavoro ed è effettuata in base ai chilometri percorsi.
Come si effettua il calcolo?
Per sapere a quanto ammonta il rimborso chilometrico Michelin, l’Aci effettua un calcolo tramite il proprio sistema attraverso i dati inseriti dall’utente. Il sistema è molto semplice e lineare. Il calcolo darà come risultato infatti tre diverse tabelle, come spiegato dettagliatamente nell’articolo sui rimborsi Aci: costi non proporzionali (ossia costi fissi), costi proporzionali (riferiti al carburante e agli pneumatici) e costi complessivi per le percorrenze annue richieste.
In quest’ultima tabella riassuntiva viene espresso il costo €/Km con le diverse fasce di km percorsi (ogni variazione di fascia è di 5000 Km). C’è da aggiungere un’ulteriore informazione sul calcolo dei rimborsi fornita dall’Aci: più la distanza aumenta e più scenderà il costo €/Km nell’ottica di un ammortizzamento della spesa spalmata su tutto il viaggio.
Altre informazioni da sapere: postille di fine pagina
Oltre questi risultati riguardo il calcolo sui rimborsi, l’Aci aggiunge delle postille a fine pagina. Una di queste spiega che si sta provvedendo all’aggiornamento sulla sovrattassa dei veicoli con potenza maggiore di 185KW. Inoltre se la situazione assicurativa è diversa dai parametri medi presenti sul sito, l’utente seguendo le indicazioni elencate può sostituire l’importo relativo al premio Rc Auto con quello reale, sommare questa cifra con gli altri costi non proporzionali, dividere il totale per i km percorsi e aggiungere tale risultato ai costi proporzionali.
Alla fine di questo processo si avrà infine il nuovo costo complessivo d'esercizio. Pochi clic dunque per un servizio molto utile e che soprattutto ha i tratti della semplicità, fondamentale per gli utenti che non andranno in confusione usando questo sistema. Non vi rimane che provare il servizio e farci sapere che ne pensate.
A chi spetta il rimborso chilometrico?
Il rimborso chilometrico è una compensazione economica prevista per coprire i costi sostenuti da un dipendente o collaboratore quando utilizza il proprio veicolo per motivi di lavoro. Ecco alcuni punti chiave:
- Dipendenti:
- Se un dipendente usa la propria auto (o un altro mezzo di trasporto) per compiti legati al lavoro, come incontri esterni, formazione o trasferte, e ciò è previsto o consentito dall'azienda, potrebbe avere diritto al rimborso chilometrico.
- Questo rimborso viene calcolato sulla base del numero di chilometri percorsi e di un tasso chilometrico stabilito, che dovrebbe coprire i costi operativi del veicolo (carburante, manutenzione, ammortamento, ecc.).
- Anche i collaboratori e i liberi professionisti possono avere diritto a un rimborso chilometrico se utilizzano il proprio veicolo per esigenze legate all'attività lavorativa svolta per conto di un cliente o committente.
- In genere, in questi casi, le condizioni del rimborso dovrebbero essere specificate nel contratto o nell'accordo tra le parti.
- È essenziale tenere traccia dei chilometri percorsi per motivi di lavoro. Questo può essere fatto tramite un registro delle trasferte o una documentazione simile.
- Molte aziende richiedono la presentazione di tali registri o report come condizione per il rimborso.
- A seconda della giurisdizione e delle normative locali, il rimborso chilometrico potrebbe essere considerato come reddito tassabile o potrebbe essere esente da tassazione fino a una certa soglia. È importante informarsi sulle leggi locali e sulle disposizioni fiscali in merito.
- Non tutte le aziende offrono rimborsi chilometrici. Anche se un dipendente utilizza il proprio veicolo per il lavoro, l'azienda potrebbe non fornire un rimborso a meno che ciò non sia previsto nella politica aziendale o nel contratto di lavoro.
In sintesi, il rimborso chilometrico spetta a chi utilizza il proprio veicolo per esigenze lavorative e ha l'autorizzazione o l'accordo con l'entità per la quale lavora (sia essa un datore di lavoro o un cliente) per ricevere tale rimborso. La documentazione appropriata e la conoscenza delle politiche aziendali e delle leggi locali sono essenziali per gestire correttamente il rimborso chilometrico.
Esempio per quanto riguarda il Rimborso chilometrico
ecco un esempio di come calcolare il rimborso chilometrico per un dipendente che utilizza la propria auto per lavoro:
- Dati:
- Veicolo utilizzato: autovettura di potenza fiscale 140 CV
- Numero di chilometri percorsi: 1.000
- Costo chilometrico: 0,352 €/km
- Calcolo:
- 0,352 €/km * 1.000 km = 352 €
In questo caso, il rimborso chilometrico ammonta a 352 €.
Tabella ACI 2023:
La tabella ACI 2023, pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 31 dicembre 2022, riporta i seguenti costi chilometrici per le autovetture:
- Potenza fiscale 0-100 CV: 0,352 €/km
- Potenza fiscale 101-140 CV: 0,376 €/km
- Potenza fiscale 141-180 CV: 0,400 €/km
- Potenza fiscale 181-220 CV: 0,424 €/km
- Potenza fiscale >220 CV: 0,448 €/km
Tassazione:
Il rimborso chilometrico è esente da tassazione ai fini IRPEF e INPS.
Note:
- Il rimborso chilometrico deve essere documentato dal dipendente con un'apposita dichiarazione, in cui devono essere riportati i dati del veicolo utilizzato, il numero di chilometri percorsi e la data della trasferta.
- Il rimborso chilometrico può essere calcolato anche in base a accordi aziendali o sindacali.
FAQ
Quali sono i requisiti per ottenere il rimborso chilometrico Michelin?
Per ottenere il rimborso chilometrico Michelin, è necessario avere un'autorizzazione scritta dal proprio manager o responsabile del dipartimento. Inoltre, è necessario compilare un modulo di rimborso con tutte le informazioni relative al viaggio, come la distanza percorsa, il tipo di veicolo utilizzato e il motivo del viaggio. Infine, è importante conservare tutte le ricevute e i documenti relativi alle spese sostenute per il viaggio.
Qual è l'importo del rimborso chilometrico Michelin?
L'importo del rimborso chilometrico Michelin dipende dal tipo di veicolo utilizzato e dalla distanza percorsa. In generale, l'azienda applica una tariffa per chilometro percorsa che tiene conto dei costi del carburante, delle riparazioni e della manutenzione del veicolo. Il rimborso chilometrico Michelin può coprire anche altre spese sostenute durante il viaggio, come i pedaggi autostradali o i parcheggi.
Come richiedere il rimborso chilometrico Michelin?
Per richiedere il rimborso chilometrico Michelin, è necessario compilare il modulo di rimborso e allegare tutte le ricevute e i documenti relativi alle spese sostenute per il viaggio. Il modulo deve essere inviato al dipartimento delle risorse umane o al responsabile del dipartimento, che valuterà la richiesta e approverà il rimborso. È importante presentare la richiesta di rimborso entro un certo periodo di tempo dopo il viaggio, che di solito è di 30 giorni dalla data del viaggio.